Sto
seduta in una scuola
che
non ho mai frequentato
in
un’aula d’altri tempi
in
un banchetto di legno lavorato
in
un lontano passato:
meraviglioso
oggetto
col
piano, lievemente inclinato,
di
riposata, ripensata altezza
che
educhi conforti
a
una posizione lieta
desta:
è
apribile
(all’interno
si
possono riservare varie cose)
e
di lato
ha
una specie di piccolo
scaffaletto,
per gli antichi libri -penso-
che
-col pensiero- vi trasporto
vi
metto.
L’aula
è ampia
con
tende veneziane
alle
vetrate ampie, bianche, arcuate.
La
cattedra
in
alto, dominante
è
di forma non pesante, svasata
è
davanti
a
una grande croce lignea dipinta,
con
il Cristo:
un’icona
-penso-
e
di fianco
in
simmetrica asimmetria differenza
Venere
con le Grazie
di
Botticelli.
Siamo
nell’Istituto
Villa
Sora, dei Salesiani
vi
si stanno svolgendo,
non
in quest’aula, esami
di
idoneità.
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